Medical Cannabis – Le vostre domande più frequenti
Come potete aiutarmi?
Medical Cannabis nasce con il fine di diffondere la conoscenza sulla cannabis terapeutica tra medici, farmacisti e pazienti; organizziamo a questo fine eventi quali corsi di aggiornamento e congressi. Grazie al proprio network, inoltre, l’associazione può aiutare i pazienti a trovare un medico prescrittore e una farmacia rivenditrice di cannabis.
Per gli associati, inoltre, Medical Cannabis offre l’opportunità di noleggio di prova del vaporizzatore medico Volcano a tariffa agevolata.
La cannabis terapeutica è legale?
Sì, ma solo dietro ricetta medica non ripetibile
Quali patologie sono trattabili con la cannabis?
- Disturbi che coinvolgono la spasticità con dolore (sclerosi multipla, lesioni al midollo spinale)
- Nausea e vomito (risultante dalla chemioterapia, radioterapia e terapia combinata per l’HIV ed Epatite C)
- Dolore cronico (in particolare dolore neurogenico)
- Sindrome di Gilles de la Tourette,
- Trattamento palliativo del cancro e dell'AIDS
- Glaucoma resistente
- Stimolazione dell'appetito in pazienti affetti da cancro o HIV
L'uso di cannabis è indicato solo quando i risultati con i protocolli terapeutici riconosciuti sono insoddisfacenti o quando sono troppi e gravi gli effetti collaterali che si verificano.
La cannabis viene rimborsata dal servizio sanitario nazionale?
Attualmente le regioni che hanno introdotto dei provvedimenti che riguardano l’erogazione di medicinali a base di cannabis sono nove: Puglia, Toscana, Veneto, Liguria, Marche, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Sicilia e Umbria; la regione Campania ha cominciato recentemente l’iter legislativo per normare la materia. Nelle altre regioni i costi di acquisto della cannabis sono interamente a carico del paziente.
Come posso fare per ottenere la cannabis terapeutica?
È sufficiente che il paziente si rechi dal proprio medico di base il quale, dopo la visita, provvederà se opportuno a emettere la ricetta non ripetibile da consegnare al farmacista e a indicare al paziente il dosaggio necessario e le modalità di assunzione più adatte al caso.
Perché dovrei farmi prescrivere la cannabis quando posso coltivarla da me?
Per due ragioni piuttosto semplici: la prima, più contingente, è che al momento la coltivazione di cannabis contenente quantità apprezzabili di THC è illegale. Giusta o sbagliata che sia, questa è la posizione dello stato italiano e, di conseguenza, la nostra.
In secondo luogo (ma scientificamente è molto più importante) l'autocoltivazione non consente di stabilire con esattezza le quantità di principi attivi che si vanno ad assumere; combinazioni diverse hanno effetti differenti sull'organismo e senza la certezza di cosa si assuma non si può prevedere l’efficacia del trattamento.
È necessaria la ricetta medica?
Sia in caso di farmaco rimborsato dal SSR, sia in caso di acquisto a carico del paziente, per ottenere farmaci a base di cannabis contenenti tetraidrocannabinolo è necessaria una ricetta medica non ripetibile, gli integratori e i prodotti a base di CBD invece possono essere comprati liberamente
Quanto costa la cannabis?
Dipende da molti fattori tra cui produttore, importatore, tipologia, formato, intervento del farmacista preparatore etc.
In che modo si può assumere la cannabis?
Ponendo come presupposto che la combustione non è considerata un metodo valido di somministrazione per via dell’inalazione di numerose sostanze cancerogene e irritanti come catrame; monossido di carbonio, formaldeide e ammoniaca; le metodologie più comuni sono ingestione, sotto forma di olio o di infusione e vaporizzazione -mediante apparecchiatura apposita- del principio attivo dall’infiorescenza.